Charles Péguy. Chiedete a un padre....

"Chiedete a un padre se il miglior momento non è quando i suoi figli cominciano ad amarlo come uomini, lui stesso, come un uomo, liberamente, gratuitamente. Chiedetelo a un padre i cui figli stiano crescendo. Chiedete a un padre se non ci sia un'ora segreta, un momento segreto, e se non sia quando i suoi figli cominciano a diventare uomini, liberi, e lui stesso trattato come un uomo, libero! L'amano come uomo, libero, chiedetelo a un padre i cui figli stiano crescendo. Chiedete a quel padre se non ci sia una elezione fra tutte, e se non sia quando la sottomissione precisamente cessa, e quando i suoi figli, divenuti uomini, l'amano, lo trattano per così dire da conoscitori, da uomo a uomo, liberamente, gratuitamente, lo stimano così. Chiedete a quel padre se non sa che nulla vale uno sguardo d'uomo che incontra uno sguardo d'uomo. Ora io sono il loro padre, dice Dio, e conosco la condizione dell'uomo, sono io che l'ho fatta, non chiedo loro tropo, non chiedo che il loro cuore, quando ho il cuore trovo che va bene, non sono difficile. Tutte le sottomissioni da schiavo nel mondo non valgono un bello sguardo da uomo libero, o piuttosto tutte le sottomissioni da schiavo nel mondo mi ripugnano ed io darei tutto per uno bello sguardo da uomo libero, per una bella obbedienza e tenerezza e devozione da uomo libero, per uno sguardo di San Luigi IX e anche per uno sguardo di Joinville, perché Joinville è meno santo, ma non è meno libero, e non è meno cristiano e non è meno gratuito, e mio figlio è morto anche per Joinville, A questa libertà, a questa gratuità ho sacrificato tutto, dice Dio, al gusto che ho di essere amato da uomini liberi, liberamente, gratuitamente, da dei veri uomini, virili, adulti, fermi, nobili, teneri ma di una tenerezza ferma. Per ottenere questa libertà, questa gratuità ho sacrificato tutto, per creare questa libertà, questa gratuità, per far agire questa libertà, questa gratuità, per insegnare all'uomo la libertà..."

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