αποφθεγμα Apoftegma
L'uomo di per sé è tentato di opporsi alla volontà di Dio,
di avere l’intenzione di seguire la propria volontà,
di sentirsi libero solo se è autonomo;
oppone la propria autonomia contro l’eteronomia di seguire la volontà di Dio.
Questo è tutto il dramma dell'umanità.
Ma in verità questa autonomia è sbagliata
e questo entrare nella volontà di Dio non è un’opposizione a sé,
non è una schiavitù che violenta la mia volontà,
ma è entrare nella verità e nell'amore, nel bene.
E Gesù tira la nostra volontà,
che si oppone alla volontà di Dio,
che cerca l'autonomia,
tira questa nostra volontà in alto, verso la volontà di Dio.
Benedetto XVI, Catechesi di mercoledì 20 aprile 2011
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L'ANNUNCIO |
Dal Vangelo secondo Giovanni 15,26-27.16,1-4.
Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato. Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi.
Si tratta di una conoscenza reale, esistenziale, che si realizza sull'aspro terreno del Giardino degli Ulivi, il crinale decisivo, la soglia fondamentale che Gesù ha attraversato con la sua carne, introducendola nell'obbedienza alla volontà di Dio, diversa e in antitesi a quella umana, pienezza dell'intimità di amore con suo Padre: "Questo entrare nella volontà di Dio non è un’opposizione a sé, non è una schiavitù che violenta la mia volontà, ma è entrare nella verità e nell'amore, nel bene. E Gesù "tira" la nostra volontà, che si oppone alla volontà di Dio, che cerca l'autonomia... Gesù "tira" in alto la nostra volontà, tutta la nostra avversione contro la volontà di Dio e la nostra avversione contro la morte e il peccato, e la unisce con la volontà del Padre: “Non la mia volontà ma la tua”. In questa trasformazione del “no” in “sì”, in questo inserimento della volontà creaturale nella volontà del Padre, Egli trasforma l'umanità e ci redime. E ci invita a entrare in questo suo movimento: uscire dal nostro “no” ed entrare nel “sì” del Figlio. La mia volontà c'è, ma decisiva è la volontà del Padre, perché questa è la verità e l'amore" (Benedetto XVI). Coraggio fratelli, possiamo oggi entrare finalmente nella Verità, e abbandonare ogni ipocrisia nel matrimonio come in qualunque altro frangente della nostra vita. Nella Chiesa, infatti, possiamo entrare in questo "movimento" del Signore e passare dal nostro "no" al "sì" libero del Figlio alla volontà del Padre. Perché la Verità si incarna sempre nella libertà di chi ha "conosciuto" l'amore di Dio, e lo sa riconoscere nella persecuzione di chi, arroccato sugli schemi religiosamente corretti, si "scandalizza" di fronte alla Croce. Anche a noi accadrà come a Gesù: ci insulteranno, rifiuteranno, emargineranno perché non potranno accettare che l'amore accetti l'ingiustizia, paghi e senza giudicare, si lasci rubare lo stipendio, perdoni le ingiurie e non si difenda dalle calunnie. Anche oggi incontreremo qualcuno che, anche in parrocchia, darà voce alla tentazione del demonio che cercherà di dissuaderci dal nostro modo vivere mettendo Dio al di sopra di tutto, del lavoro, della scuola, degli stessi affetti; non vi "scandalizzate", per la religiosità mondana i "cristiani" sono eretici come Gesù! Ci "scacceranno dalle sinagoghe", insinuandoci il dubbio che con la nostra vita non stiamo "dando culto a Dio". E' molto sottile questa tentazione, con cui il demonio cerca di rubarci la primogenitura. Coraggio, perché il Signore ce lo annuncia e profetizza "prima che avvenga" perché ci abbandoniamo a Lui, aprendo il nostro cuore allo Spirito Santo che, proprio sulla Croce, "renderà testimonianza" dell'amore di Dio a tutti.
QUI IL COMMENTO COMPLETO E GLI APPROFONDIMENTI
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