αποφθεγμα Apoftegma
Venuto tra noi,
il Signore portò il riposo all'anima affaticata
e oppressa dal fardello del peccato,
che era costretta a compiere le opere dell'ingiustizia,
essendo assoggettata a padroni crudeli.
Egli la alleggerì del peso insopportabile dei pensieri vani e immondi,
la affrancò dal giogo amaro delle opere dell'ingiustizia
e le diede il riposo.
San Macario
L'ANNUNCIO |
Dal Vangelo di secondo Matteo 12,1-8.
In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano.
Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato».
Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni?
Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti?
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa?
Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio.
Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa.
Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
Cristo viene oggi con i suoi discepoli, con la Chiesa, e ci prende per mano per introdurci nel suo Regno. Nella comunità cristiana impariamo ad essere con Lui sacerdoti, re, profeti, e per questo liberi di mangiare dei pani di vita preparati per l'offerta rituale. Ciò significa che per un cristiano non c'è più separazione tra la vita di tutti i giorni e i momenti riservati al culto. Non ci sono parentesi, perché la vita impregnata del suo amore diviene una liturgia, dove ogni rapporto sgorga da un cuore sanato, capace di amore e misericordia. L'amore, infatti, è la cifra del Sabato, del Riposo, del Cielo. Chi ama è cittadino del Sabato, le nozze sono compiute, è passato all'altra riva, vive sulla sponda dove la Legge e i suoi sacrifici sono compiuti nell'amore dai sacerdoti della Nuova Alleanza, i cristiani che si offrono in cibo per ogni uomo. Quelle spighe strappate dai discepoli di Gesù, come i pani che hanno mangiato Davide e i suoi compagni, sono il cibo riservato proprio a loro, perché per loro è il sabato della misericordia. Chi, cieco su se stesso, non comprende la misericordia, condanna individui senza colpa, perché dove c'è Cristo inizia la vita nuova, quella dei discepoli che proprio perché colgono le spighe compiono il Sabato della gratuità. I pani dell'offerta erano profezia del corpo di Cristo, come le spighe strappate in giorno di sabato erano immagine del chicco di grano caduto in terra, nel sepolcro, proprio in giorno di sabato. Non erano proprio per sfamare chi cerca misericordia, i discepoli di Gesù? Egli è molto più del Tempio, perché tutto ciò che Shabbat celebra è compiuto in Cristo, e chi vive in Lui è già entrato nello Shabbat eterno, pur camminando nella storia. Il mondo non ha bisogno di religioni, ma di uomini che, nella propria vita, annuncino lo Shabbat che tutti attendono, e rivelino il Regno preparato per ogni uomo, nel quale si vive liberi dalla schiavitù al schiavitù. In Lui, Signore del Sabato, ogni cristiano è signore della storia, che diviene un unico altare dove offrirsi in una liturgia d'amore; sfamati nella Chiesa dalle spighe mature fatte Pane di vita nel corpo del Signore siamo trasformati in spighe mature che il Padre offre per sfamare chi ci è accanto.
COMMENTO COMPLETO
Cristo viene oggi con i suoi discepoli, con la Chiesa, e ci prende per mano per introdurci nel suo Regno; sì, nella nostra comunità impariamo ad essere con Lui sacerdoti, re, profeti, e per questo liberi di mangiare dei pani di vita preparati per l'offerta rituale. Ciò significa che per un cristiano, per te e per me, non c'è più separazione tra la vita di tutti i giorni e i momenti riservati al culto. Non ci sono parentesi, ma la nostra vita impregnata del suo amore diviene una liturgia, dove ogni rapporto sgorga da un cuore sanato, capace di amore e misericordia. L'amore, infatti, è la cifra del Sabato, del Riposo, del Cielo. Chi ama è cittadino del Sabato, le nozze sono compiute, è passato all'altra riva, vive sulla sponda dove la Legge e i suoi sacrifici sono compiuti nell'amore dai sacerdoti della Nuova Alleanza, i cristiani che si offrono in cibo per ogni uomo. Quelle spighe strappate dai discepoli di Gesù, come i pani che hanno mangiato Davide e i suoi compagni, sono il cibo riservato proprio a loro, perché per loro è il sabato della misericordia. Chi, cieco su se stesso, "non comprende la misericordia, condanna individui senza colpa", perché dove c'è Cristo il peccato è perdonato e inizia una vita nuova, nella libertà e nell'amore. I "pani dell'offerta" erano profezia del corpo di Cristo, come le spighe strappate in giorno di sabato erano immagine del chicco di grano caduto in terra, nel sepolcro, proprio in giorno di sabato. Allora? Non erano proprio per sfamare chi cerca misericordia? Cristo è la novità, e la Chiesa ne è il segno! Egli è molto più del Tempio, e la comunità cristiana è infinitamente più grande di ogni legge. In Lui, Signore del Sabato, ogni cristiano è signore della storia, che diviene un unico altare dove offrirsi in una liturgia d'amore. Tutto ciò che Shabbat celebra è compiuto in Cristo, e chi vive in Cristo è già entrato nello Shabbat eterno, pur camminando nella storia. Il mondo non ha bisogno di religioni, ma di uomini che, nella propria vita, annuncino lo Shabbat che tutti attendono, e rivelino il Regno preparato per ogni uomo, nel quale si vive liberi da ogni schiavitù. Dove non ci si preoccupa perché "caso mai viene qualcuno", ma si vive intensamente il presente nel quale, l'unico Qualcuno che ogni uomo attende sin dalla nascita, è già arrivato. E' Cristo, è il perdono, è la Grazia, è la libertà! E' la Chiesa suo corpo che cammina nella storia lasciando dietro di sé le tracce del Cielo. In essa si compie ogni legge, perché chi ama ha la legge impressa nel cuore! Il Padre, infatti, non vuole sacrificio ed olocausto, ma, come al Figlio, anche a noi ha preparato un corpo nel quale compiere la sua volontà. La nostra vita, le ore che ci attendono, gli eventi che ci vengono incontro; i luoghi e i tempi della misericordia nei quali vivere e sfamarsi delle spighe mature fatte pane di vita nel corpo del Signore donato per noi. Misericordia per misericordia, perché, trasformati in spighe mature, possiamo sfamare questa generazione.
QUI IL COMMENTO COMPLETO E GLI APPROFONDIMENTI
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