Martirio di Giovanni Battista. Benedetto XVI: "Nella storia della Chiesa non mancherà mai la persecuzione"

http://santiebeati.it/immagini/Original/24300/24300AI.JPG


Ricorre oggi la memoria liturgica del Martirio di San Giovanni Battista: il Papa indica a tutti i cristiani la figura del primo testimone di Gesù, perché la fede – sottolinea - ci chiama a proclamare con chiarezza la verità dell’amore evangelico “senza timori e reticenze, mai cedendo ai condizionamenti del mondo”. Il servizio di Sergio Centofanti.

“Nella storia della Chiesa – afferma Benedetto XVI - non mancherà mai la persecuzione” ma “proprio la persecuzione diventa fonte di missione di nuovi cristiani” perché “non può essere taciuta la verità dell’Amore”. Così Giovanni Battista annuncia la verità senza paura:

Da autentico profeta, Giovanni rese testimonianza alla verità senza compromessi. Denunciò le trasgressioni dei comandamenti di Dio, anche quando protagonisti ne erano i potenti. Così, quando accusò di adulterio Erode ed Erodiade, pagò con la vita, sigillando col martirio il suo servizio a Cristo, che è la Verità in persona”.
(Angelus del 24 giugno 2007)

Giovanni Battista, tuttavia non ha cercato il martirio. E così - spiega il Papa - i martiri di tutti i tempi vogliono solo testimoniare che “l’amore di Cristo è più forte della violenza e dell’odio”:

Non hanno cercato il martirio, ma sono stati pronti a dare la vita per rimanere fedeli al Vangelo. Il martirio cristiano si giustifica soltanto come supremo atto d’amore a Dio ed ai fratelli”.

(Angelus del 25 marzo 2007)

Il Papa affida all’intercessione di Giovanni Battista “tutti coloro che seguendo il suo esempio introducono nel mondo la giustizia del regno di Dio”:

Con speciale vicinanza spirituale, penso anche a quei cattolici che mantengono la propria fedeltà alla Sede di Pietro senza cedere a compromessi, a volte anche a prezzo di gravi sofferenze. Tutta la Chiesa ne ammira l’esempio e prega perché essi abbiano la forza di perseverare, sapendo che le loro tribolazioni sono fonte di vittoria, anche se al momento possono sembrare un fallimento”.

(Angelus del 26 dicembre 2006)

Perdonare i persecutori, amare i nemici: questa è la rivoluzione cristiana, possibile solo se ci si lascia plasmare dallo Spirito che, nell’unione con Cristo, trasforma la morte in vita:

Il martire cristiano attualizza la vittoria dell’amore sull’odio e sulla morte. Preghiamo per quanti soffrono a motivo della fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa. Maria Santissima, Regina dei Martiri, ci aiuti ad essere testimoni credibili del Vangelo, rispondendo ai nemici con la forza disarmante della verità e della carità”.

(Angelus del 26 dicembre 2007)

Nessun commento: