SCRIBI

Il nome Scriba corrisponde al greco grammatéus, scrivente; altri termini usati nel Nuovo Testamento sono giurista, didascalo o dottore della legge. L’origine degli Scribi si ricollega all’esilio babilonese, quando il fallimento dell’antico ideale di istituzione monarchica e sacerdotale, e la lontananza dal Tempio, favorirono la pietà e lo studio della Legge. Questo studio necessitava di una scuola: dopo il ritorno dall’esilio nacque allo scopo il ceto degli Scribi, dei quali parla già Siracide 38-39. Essi non solo si erano dedicati allo studio della Scrittura per acquistarne la conoscenza, ma si erano resi capaci di insegnarla ad altri, ed in veste di esperti affiancavano i giudici in tribunale.

Gli Scribi insegnavano la legge in scuole da loro fondate, nella casa del rabbi o nel cortile del Tempio, circondati dai loro scolari. Essi provenivano da classi sociali disparate; c’erano anzitutto membri del ceto sacerdotale, ma la maggioranza di essi era di origine laicale. L’autorità di cui godevano questi legisti è dimostrata anzitutto dal titolo di rabbi (maestro) che fu loro attribuito.

I Vangeli e alcuni testi talmudici tendono a inveire contro questa categoria, accusandoli di stretto legalismo e formalismo esteriore, di corporativismo e di tendenza a sentirsi superiori al popolo illetterato; ma questi dati non vanno generalizzati.

Nei Vangeli e nella tradizione giudaica Scribi e Farisei sono continuamente associati, ed è normale, tenendo conto della realtà contemporanea; ma non tutti gli scribi erano Farisei, come non ogni Fariseo era uno Scriba. Gli Scribi erano gli uomini dedicati allo studio, all’interpretazione, alla conservazione e all’insegnamento della legge, sacerdoti o laici, Sadducei o Farisei; ma essendo per lo più al tempo di Gesù dei laici, seguivano quasi tutti le dottrine farisaiche. Sarebbe però un errore identificarli completamente, anche se in genere gli Scribi propendevano per l’interpretazione farisaica della Legge; d’altra parte, essi esistevano prima della nascita del movimento farisaico, ed alcuni di essi erano sacerdoti sadducei. Anche i Vangeli talora hanno lasciato traccia di questa distinzione.

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