Anno
dopo anno, il tempo trascorre in silenzio ; la venuta di Cristo si fa sempre
più vicina. Se soltanto potessimo avvicinarci a lui, come egli si avvicina alla
terra ! O fratelli miei, pregatelo affinché vi dia il coraggio di cercarlo in
tutta sincerità. Pregatelo perché vi renda ardenti... Pregatelo affinché vi dia
ciò che la Scrittura chiama « un cuore buono e onesto », o « un cuore
perfetto » (Lc 8, 15), e, senza aspettare, cominciate subito ad obbedirgli con
il cuore disposto al meglio. L'obbedienza foss'anche minima vale più del non
obbedire... Dovete cercare il suo volto (Sal 27, 8) ; l'obbedienza è l'unico
modo di cercarlo. Tutti i nostri doveri sono obbedienza... Fare ciò che egli
domanda, questo è obbedirgli. E obbedirgli è avvicinarsi a lui. Ogni atto di
obbedienza ci avvicina a lui che, malgrado le apparenze, non è lontano bensì
vicinissimo dietro la realtà materiale nella quale viviamo ; la terra e il
cielo sono soltanto un velo fra lui e noi ; verrà il giorno in cui egli
strapperà questo velo e si mostrerà a noi. E allora a seconda del modo in cui
l'abbiamo aspettato, ci ricompenserà. Se l'abbiamo dimenticato, non ci
riconoscerà ; invece, « beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà
ancora svegli » (Lc 12, 37). Tale sia la sorte di ognuno di noi ! È difficile
giungere a questo, ma non giungervi è affliggente. La vita è breve, la morte è
certa, e il mondo che viene è eterno.
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