Dio ci ha insegnato a pregare non solo con le parole, ma anche coi fatti, pregando e supplicando egli stesso frequentemente e dimostrando con la testimonianza del suo esempio come dobbiamo fare anche noi ; sta scritto infatti : « Gesù si rititava in luoghi solitari a pregare » (Lc 5,16) ; e ancora : « In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione » (Lc 6,12). Se pregava lui che era senza peccato, quanto più è necessario che preghiamo noi peccatori ; e se lui passava l’intera notte vegliando in continua orazione, quanto più noi dobbiamo vegliare nella notte, in preghiera !
Certo il Signore pregava e intercedeva non per sé – che cosa infatti poteva domandare per sé egli che era innocente ? – ma per i nostri peccati. Lo dichiara egli stesso quando dice rivolto a Pietro : « Ecco, Satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano. Ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede » (Lc 22,31). E dopo questo supplica il Padre per tutti dicendo : « Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me ; perché tutti siano una cosa sola. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola » (Gv 17,20-21).
Grande fu la bontà di Dio per la nostra salvezza, grande la sua misericordia ! Egli non si accontentò di redimerci col suo sangue, ma volle anche pregare per noi. E guardate quale fu il suo desiderio mentre pregava : che come il Padre e il Figlio sono una cosa sola, così anche noi rimaniamo nella stessa unità.
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