San Nicola Cabasilas. Un paralitico portato da quattro persone


In ogni momento invochiamo Cristo, il principio di ogni nostro pensiero. Per invocarlo, non c’è bisogno di alcuna preparazione alla preghiera, o di alcun luogo particolare, o di grida. Infatti, in nessun luogo egli è assente. È impossibile che lui non sia in noi, perché è più vicino a colore che lo cercano nel loro stesso cuore. Pertanto dobbiamo credere che egli ci esaudirà al di là delle nostre richieste, e non dubitare di questo malgrado in nostri difetti. Piuttosto abbiamo fiducia, perché egli è buono con gli ingrati e con i peccatori che lo invocano.

         Lungi dal disprezzare le preghiere dei suoi servi ribelli, egli è disceso sulla terra e, per primo, ha chiamato coloro che non lo avevano ancora chiamato, anzi, che non avevano mai pensato a lui: «Sono venuto, dice, a chiamare i peccatori» (Mt 9, 13). Se egli ha cercato coloro che non lo desideravano, quanto più farà per coloro che lo pregano. Se egli ha amato coloro che lo odiavano, come potrebbe respingere coloro che lo amano? « Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita »

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