San Romano il Melode. Su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata
Ti sei manifestato oggi all'universo e la tua luce, Signore, ci è apparsa. Perciò, in questa conoscenza, ti cantiamo : sei venuto, ti sei manifestato, tu luce inaccessibile !...
Nella Galilea delle genti, nel paese di Zàbulon, nella terra di Nèftali, come disse il profeta, Cristo, tale una grande luce, risplendette (Is 8, 23 – 9,1). Su coloro che abitavano in terra tenebrosa, un gran chiarore, sgorgando da Betlemme, rifulse : il Signore nato da Maria, il Sole di giustizia, diffonde i suoi raggi sull'universo intero (Ml 3,20). Noi, figli di Adamo che siamo nudi, veniamo, rivestiamolo per essere riscaldati. Proprio per vestire quelli che sono nudi, rischiarare quelli che sono nelle tenebre, ti sei manifestato, tu luce inaccessibile.
Dio non disprezzò colui che nel paradiso è stato spogliato per scaltrezza dei suoi vestiti e ha perso la sua tunica tessuta dalle mani stesse di Dio. Torna da lui e chiama, con la sua voce santa, il disubbidiente : « Adamo, dove sei ? (Gen 3,9). Smetti di nasconderti. Per quanto nudo e povero tu sia, voglio vederti. Non avere paura, mi sono fatto simile a te. Tu hai desiderato diventare Dio e non hai potuto. Ora, perché l'ho voluto, mi sono fatto carne. Quindi, vieni avanti, riconosci me e di' : Sei venuto, ti sei manifestato, tu luce inaccessibile. »
Canta, canta, Adamo ; adora colui che viene a te. Mentre ti allontanavi, si è manifestato a te per farsi vedere, toccare, accogliere. Colui che avevi temuto quando eri stato ingannato dal demonio, per te si è fatto simile a te. È disceso sulla terra per prenderti in cielo ; è divenuto mortale perché tu diventassi Dio e ritrovassi la tua primitiva bellezza. Volendo aprirti le porte dell'Eden, ha abitato Nàzaret. Per questo, canta, uomo, e loda con tutti i tuoi inni colui che si è manifestato e ha illuminato l'universo.
Inni per l'Epifania, I, 1-2 ; II, 3
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