αποφθεγμα Apoftegma
Il cuore di Dio freme di compassione!
...Il mistero del cuore di un Dio che si commuove
e riversa tutto il suo amore sull'umanità.
Un amore misterioso, che ci viene rivelato
come incommensurabile passione di Dio per l'uomo.
Egli non si arrende dinanzi all'ingratitudine
e nemmeno davanti al rifiuto del popolo che si è scelto;
anzi, con infinita misericordia,
invia nel mondo l'Unigenito suo Figlio
perché prenda su di sé il destino dell'amore distrutto;
perché, sconfiggendo il potere del male e della morte,
possa restituire dignità di figli agli esseri umani resi schiavi dal peccato.
Tutto questo a caro prezzo: il Figlio Unigenito del Padre si immola sulla croce:
"Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine".
Simbolo di tale amore che va oltre la morte è il suo fianco squarciato da una lancia.
Benedetto XVI, Omelia del 19 giugno 2009
L'ANNUNCIO |
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia.
Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo.
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.
"Assediati dall'amore"
Carissimi, il mondo crede di salvarsi con le pale eoliche (bruttissime e inutili). Basta
con la Croce, i "segni" nel cielo e sulla terra parlano chiaro: Dio
ha fallito, anzi, diciamolo una volta per tutte, non è mai esistito; un
Creatore, figurati... Non esiste nessuno che governa l'universo, un Signore che
conduce la mia vita. Non esiste un Dio che, per amore, mi lascia libero di fare
il male a me e agli altri perché la sua misericordia ha il potere di riscattare
la mia vita strappandola al peccato. No, non esiste Dio accidenti, ma solo una
natura che è apparsa per caso (ogni teoria sulle origini dell'universo giunge a
questa stessa, inevitabile, conclusione). Tutto è un caso, per questo tutti
muoiono di paura! I terroristi? Vengono dal fondamentalismo, dalla povertà e
dalle bombe degli occidentali, e poi bla, bla, bla. I terremoti e le frane?
Dall'incuria dell'uomo che mangia troppo, soffre di meteorismo e invade
l'atmosfera di flautolenze che squagliano inesorabilmente i ghiacci. Capito? Il
buco nell'ozono è colpa dei fagioli e dei ceci che mangi! Esagero ovviamente, ma è per dire che, esattamente come
profetizzato dal Vangelo, Gerusalemme è ormai calpestata dai pagani: la
mentalità mondana schiava delle ideologie che nascono dalla negazione di Dio,
si è impadronita anche di noi, chiamati ad essere la dimora di Dio. Dai che
anche tu hai pensieri ecologisti, animalisti, o almeno bucolici (non ci credo
che neanche una volta ti sei soffermato a leggere la provenienza della
mozzarella, per paura che venga dalla Terra dei fuochi...). Tutto questo per
dire che il mondo non capisce nulla di quello che sta accadendo, perché non sa
discernere l'amore di Dio nei segni che appaiono nel cielo e negli
sconvolgimenti che accadono sulla terra. L'amore di Dio in un cancro, in un
terremoto, nel licenziamento o in qualsiasi cosa ti stia accadendo. Sei pazzo,
che stai dicendo, tu bestemmi! Sì? Credi che stia bestemmiando? Allora significa che non hai
conosciuto il perdono dei peccati, e vivi ancora nascosto come Adamo, sordo
alla voce del Padre che, attraverso i fatti della tua storia, ti sta cercando:
"Dove sei?". Accettalo oggi, hai peccato, hai avuto vergogna e paura,
e ti sei nascosto. Come i pagani, che uccidono i bambini nel grembo materno ma
si preoccupano dei girini, che crocifiggono i malati terminali ma invocano
salvezza da una pala eolica.
Destati allora, e convertiti finché sei in tempo,
mentre cioè in famiglia, sul lavoro, nella stessa Chiesa, accadono “tutte
queste cose”; proprio “quando sono scosse le fondamenta” della vita, impariamo
nella Chiesa a vivere nella fede del “giusto” del salmo che sa riconoscere la
visita del Signore e per questo “fugge come un passero verso il monte”. “Non
tornare nella città” per rimettere insieme i cocci degli errori passati e
salvare il salvabile con i compromessi affettivi: taglia quella relazione
morbosa! “In quei momenti”, infatti, prorompe la voce del Signore che ci ordina
di “risuscitare”, ovvero “alzare" gli occhi nel discernimento
celeste, e "sollevare" il capo, cambiando
mentalità. Oggi infatti è già il giorno dell'ira di Dio, il suo zelo pieno
di gelosia per la tua anima farà vendetta del tuo uomo vecchio. Convertirsi è
accettare che Dio compia in noi quello che ha scritto sulla Croce con il sangue
di suo Figlio. Accogliere cioè il suo amore incastonato nella tua storia, con
il quale Dio si fa carne sin dentro ai tuoi peccati per risuscitarti e farti
libero! Libero d amare mentre tutti hanno paura e odiano. Sì, odiano l'uomo
venerando i gattini, odiano il matrimonio tra maschio e femmina per cancellare
dalla faccia della terra il male che l'uomo compie. Folle e demoniaco, ma è ciò
che vive il mondo, nel quale siamo inviati a testimoniare che proprio il male
annuncia il bene, come la morte la vita! Come i tuoi peccati il perdono
rigenerante di Cristo. Mentre, infatti, “gli uomini muoiono di paura” perché il mondo
riesce a vedere solo “calamità”, gli occhi dei cristiani sanno riconoscere la passione
di Cristo nella passione del mondo; nella distruzione del mondo, anche
delle famiglie, riconoscono impresse le piaghe di Gesù, perché le hanno viste
gloriose nella loro vita. Coraggio allora, siamo le sue avanguardie tra le
macerie della società, i segni della sua gloriosa potenza: proprio dove tutto
cade, il Signore ci “solleva” in una vita nuova. La missione profetica della
Chiesa è sperare laddove tutti disperano, puntando il cielo mentre vi è “sulla
terra angoscia di popoli in ansia”. Il sostantivo "synochē",
tradotto con "angoscia", significa letteralmente
"costrizione", nella versione greca della Bibbia è usato a proposito
di un "assedio". L'"aporia", tradotto con "ansia", rimanda a
un passaggio impraticabile, una strada senza uscita: "l'aporia è la
difficoltà irrisolvibile, perché la realtà che si mostra nell'esperienza entra
in conflitto con la realtà mostrata dalla logica" (Dizionario filosofico).
Per questo tua cugina è in ansia! La logica mondana, infatti, non regge
l'urto con il peccato che "costringe" la storia in un
"assedio" mortale. Nell’aporia che appare nella nostra stessa vita
siamo dunque chiamati ad “alzare la testa” per mostrare ad ogni uomo la Verità
che supera ogni contraddizione, perché tutte le assume nell'unica logica
possibile, quella dell'amore che pone fine al male prendendolo su di sé per
bruciarlo nell' "ira" di un cuore ardente di gelosia.
Nessun commento:
Posta un commento