Accogliamo oggi, con il cuore contrito e umiliato, il Signore che viene a purificare il suo Tempio, ovvero la nostra vita. Senza il suo zelo pieno di gelosia, senza la sua ira ardente che rovescia le nostre esistenze come calzini non saremo mai quello per cui siamo stati creati e cercati, amati e perdonati. Sì fratelli, vi dico una cosa che probabilmente non vi piacerà e forse vi scandalizzerà. Come L'Europa che ha abbandonato Dio e adora la morte (aborto - eutanasia- sperimentazione e selezione degli embrioni- film, serie tv e videogiochi dove si uccide senza alcun problema riducendo a zero il valore della vita), anche noi abbiamo bisogno che ci tirino le bombe, e che rovescino i locali dove i nostri figli consegnano la loro vita alle menzogne del demonio. Abbiamo bisogno della paura di prendere la metropolitana o l'autobus, perché forse ti fa chiedere perché ci stai salendo, se vai al lavoro o a scuola per amare o per erigere la piramide al tuo uomo vecchio; per offrirti o per offrire a te stesso cose e persone.
Abbiamo bisogno che ogni giorno, in un modo o nell'altro, l'amore di Dio ci strappi dal letargo nel quale il demonio ci ha spinto, e dove stiamo crioconservando la nostra coscienza. Se non ci svegliamo, se cioè non resuscitiamo con Cristo, vana sarà stata la nostra vita che, invece di essere una porta aperta sul Cielo e un segno credibile dell'amore di Dio, resterà una spelonca oscura dove continueremo a rubare il destino di felicità a chi ci è accanto, incominciando da marito, moglie e figli. Coraggio allora, accetta che la storia e la Parola di Dio solchino la tua carne; ne uscirà il pus malefico della menzogna che ti ha sedotto, ma quella ferita resterà in te come la soglia del sepolcro dal quale è stata tolta la pietra; il "Bataclan" insanguinato infatti, è immagine del Tempio della nostra vita ridotta a spelonca di ladri nel quale è sceso Cristo e che con la sua Pasqua ha trasformato in un segno di perdono e speranza, il cortile dei gentili finalmente purificato dove chi ci è accanto possa agganciarsi alla salvezza. Guarda bene, la tua ferita è proprio quella del costato di Cristo, che è stata ed è per tutti noi il rifugio nel quale incontrare l'abbraccio misericordioso del Padre.
Coraggio.
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