NELLA CASA CHE CI SEPARA DAL PENSIERO MONDANO ASCOLTARE LA PAROLA CHE PURIFICA IL CUORE




Il Signore ci chiama di nuovo, ogni giorno, quasi implorandoci di ascoltare e intendere bene le sue parole perché esse illuminano la storia per vederla con occhi nuovi, liberi dalle paure e dalle angosce, dai rimpianti e dai rancori. Siamo infatti immersi full-time in un ambiente dove regna il demonio che ci insegna l'esatto contrario di quello che ci annuncia oggi Gesù. Il demonio, usando proprio la storia, quella fuori e quella che ci attende ogni giorno, riesce sovente ad avvelenarci il cuore per gettarci nella stessa paura di Adamo. Come lui, infatti, ci sentiamo nudi, cioè indifesi di fronte al male perché crediamo che sia quello esterno a noi che ci contamina. Per questo lottiamo strenuamente per cambiare le strutture sociali e politiche, per addomesticare gli eventi e correggere chi ci è accanto. Senza però riuscirci; appena qualcosa sembra cambiare ecco una nuova ingiustizia, e di nuovo la paura e il dolore. Perché il male non entra nel cuore ma nel ventre; sfiora e graffia la pancia dei sentimenti epidermici, della carne ballerina e incostante che il mondo assolutizza. Fa soffrire, certo, ma non intacca il cuore, il luogo inviolabile dove scegliamo liberamente chi ascoltare per obbedirgli. Se oggi ci troviamo in un deserto d’angoscia, paura e risentimento significa che abbiamo ascoltato il demonio. Ma proprio nel deserto Gesù vuole parlare al nostro cuore per purificarlo. Per questo ci chiama a seguirlo lontano dalla folla di pensieri e sentimenti per entrare nella casa dove ci fa santi, nel Cenacolo della famiglia celeste dove Cristo, purificandoci con il suo sangue e unendoci alla sua carne gloriosa, ci separa dal pensiero mondano circoncidendo la nostra ragione con la Parola della Croce. E' la Chiesa dove, nelle liturgie, interrogare Gesù certi che in essa ci risponde annunciandoci il perdono rivelato dal suo Mistero Pasquale che illumina le nostre responsabilità con l’amore. Ascoltiamolo per capire e accettare che non sono gli altri e le situazioni a toglierci la pace, perché è dal nostro cuore avvelenato dalla menzogna del demonio che escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. E accostiamoci ai sacramenti, attraverso i quali possiamo consegnare a Cristo il pus malvagio che viene fuori dal di dentro e ci contamina; per accogliere lo Spirito Santo che crea in noi un cuore puro e ci dona "il nous, il pensiero di Cristo" capace di riconoscere “mondo”, ovvero puro, ogni alimento. Ciò significa "intellegere", leggere attraverso la storia il suo amore, discernendo in ogni persona e in ciascun evento con cui entriamo in relazione le occasioni per distenderci con Cristo sulla Croce senza paura perché nulla nel mondo può contaminarci.  


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