PICCOLI NEL PIU' PICCOLO PER GUSTARE LE COSE DEL CIELO E RIVELARLE A TUTTI SULLA TERRA


Come la Vergine Maria che ha esultato nel suo spirito perché Dio aveva guardato alla sua umiliazione, così anche il Figlio esulta nel contemplare i suoi fratelli più piccoli oggetto dello stesso sguardo del Padre. Senza la ferita del peccato originale, Maria conosceva e accettava la sua piccolezza che diveniva così il tabernacolo dell'onnipotenza di Dio. Proprio perché e la Creatura più piccola e più docile, a Maria Dio ha rivelato suo Figlio al punto di sceglierla per esserne la Madre, e conoscerlo così intimamente da essere carne della sua carne e sangue del suo sangue. Anche noi, per una Grazia che ci ha visitato misteriosamente, siamo stati scelti per conoscere e annunciare il Signore, proprio per mezzo di Maria, Madre sua e Madre nostra, immagine della Chiesa che ci ha accolto nelle sue viscere di misericordia. Alla luce della Parola che essa ci predica, le umiliazioni sperimentate nella vita, le relazioni difficili, i fallimenti e le frustrazioni, le sofferenze dello spirito e della carne, appaiono come il cammino che ci ha condotto alla verità sulla nostra piccolezza. Mentre i sacramenti ci rigenerano come figli di Dio pieni di gratitudine per il Padre che ha fatto sovrabbondare la sua misericordia nel cuore dove era abbondato il peccato. Così, come Maria e con Gesù, possiamo esultare di gioia perché Dio ha guardato alla nostra piccolezza per farne il segno del suo amore. Ha scelto cioè ciò che è nulla per confondere e ridurre al nulla la sapienza degli intelligenti secondo la carne, ai quali il Padre nasconde le sue confidenze perché al loro cuore superbo non interessano. Ma le rivela a noi proprio per annunciarle a loro con lo scandalo e la stoltezza di una vita crocifissa con Cristo, nella storia di ciascuno di noi dove la sofferenza e l'umiliazione, la piccolezza e la debolezza, invece di essere ragione di maledizione, sono fonte di esultante benedizione, perché in esse il Padre ci rivela il suo Figlio unendoci alla sua vittoria sul peccato e sulla morte.

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