J. Rayzinger - Benedetto XVI. Il Discorso escatologico di Gesù. (Da "Gesù di Nazaret" Vol. II)




IL DISCORSO ESCATOLOGICO DI GESÙ

an Matteo, al termine dei « guai! » pronunciati
da Gesù contro gli scribi e farisei, quindi nel
contesto dei discorsi dopo l'ingresso a Gerusalemme,
ci trasmette una parola misteriosa di Gesù,
che in Luca ha trovato il suo posto durante il cammino
di Gesù verso la città santa: « Gerusalemme,
Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli
che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere
i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i
suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco:
la vostra casa vi sarà lasciata deserta...» (Mf
23,37s; cfr Le 13,34s). In queste frasi appare anzitutto
il profondo amore di Gesù verso Gerusalemme,
la sua lotta appassionata per il « sì » della città
santa al messaggio che Egli deve trasmettere e col
quale si colloca entro la grande linea degli araldi
di Dio nella precedente storia della salvezza.
L'immagine della chioccia protettrice e preoccupata
deriva dall'Antico Testamento: Dio « trovò
[il suo popolo] in una terra deserta... Lo circondò,
lo allevò; lo custodì come la pupilla del suo occhio.
Come un'aquila che veglia la sua nidiata, che
vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali» (Dt 32,10s). Si aggiunge la
bella parola del Salmo 36,8: « Quanto è prezioso il
tuo amore, o Dio! Si rifugiano gli uomini all'ombra
delle tue ali».


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