«Castificantes
animas nostras in oboedentia veritatis». L'obbedienza alla
verità dovrebbe "castificare" la nostra anima, e così
guidare alla retta parola e alla retta azione. In altri termini, parlare per
trovare applausi, parlare orientandosi a quanto gli uomini vogliono sentire,
parlare in obbedienza alla dittatura delle opinione comuni, è considerato come
una specie di prostituzione della parola e dell'anima. La
"castità" a cui allude l’apostolo Pietro è non
sottomettersi a questi standard, non cercare gli applausi, ma cercare
l'obbedienza alla verità. E penso che questa sia la virtù fondamentale del
teologo, questa disciplina anche dura dell'obbedienza alla verità che ci
fa collaboratori della verità, bocca della verità, perché non parliamo noi in
questo fiume di parole di oggi, ma realmente purificati e resi casti
dall'obbedienza alla verità, la verità parli in noi. E possiamo così essere
veramente portatori della verità".
Omelia
del 6 ottobre 2006
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