Beato Jan Ruysbroeck. Ecco lo Sposo, andategli incontro

Quando era giunto per Dio il tempo di avere compassione della sofferenza dell’umanità, sua diletta, mandò il Figlio suo unigenito sulla terra in quel palazzo sontuoso e tempio glorioso che era il corpo della Vergine Maria. Là, sposò la nostra natura e la unì alla sua persona, grazie al sangue purissimo della nobile Vergine. Fu lo Spirito Santo, il sacerdote che celebrò le nozze. L’angelo Gabriele ne fu l’araldo, e la gloriosa Vergine diede il suo consenso. In questo modo Cristo, nostro sposo fedele, si unì alla nostra natura, venne a visitarci in una terra straniera e ci insegnò i costumi celesti e una perfetta fedeltà.
Come un campione, ha faticato e ha combattuto contro i nostri nemici, ha distrutto il carcere ed è uscito vincitore dalla lotta. Con la sua morte, ha messo a morte la nostra morte, ci ha riscattati con il suo sangue, ci ha liberati, nel battesimo, con l’acqua del suo costato (Gv 19,34), e con i suoi sacramenti e i suoi doni ci ha resi ricchi, affinché uscissimo, agghindati con ogni sorte di virtù, e lo incontrassimo nel palazzo della sua gloria, per godere di lui senza fine, per l’eternità.

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