Liturgia greca. L'amministratore dei misteri di Dio

Giuseppe, lo sposo di Maria, vide con i propri occhi la realizzazione delle profezie. Scelto per il più illustre matrimonio, ricevette la rivelazione per bocca degli angeli che cantavano: Gloria al Signore ! Perché ha dato la pace alla terra.
Annuncia, o Giuseppe, a Davide, l'antenato dell'Uomo-Dio, i prodigi che i tuoi occhi hanno contemplato : hai visto il bambino sul seno della Vergine ; lo hai adorato insieme con i magi ; hai reso gloria a Dio insieme con i pastori, secondo la parola dell'angelo. Prega il Cristo Dio affinché le nostre anime siano salvate.
Tu, Giuseppe, hai ricevuto in braccio il Dio immenso davanti al quale tremano le potenze celesti, quando egli nacque dalla Vergine ; e ne fosti consacrato. Perciò ti rendiamo onore.
La tua anima fu obbediente al divino precetto; pieno di una purezza senza pari, meritasti di ricevere in moglie colei che è pura e immacolata fra le donne ; fosti il custode di questa Vergine, quando essa meritò di diventare il tabernacolo del Creatore...
Colui che, con una sola parola, ha plasmato il cielo, la terra e il mare, è stato chiamato il figlio dell'artigiano, di te, ammirabile Giuseppe! Sei stato chiamato padre di colui che è senza principio e ti ha glorificato come ministro di un mistero che supera ogni intelligenza... Custode sacro della Vergine benedetta, con lei hai cantato questo cantico : « Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, lodatelo ed esaltatelo nei secoli ! Amen » (Dn 3, 57).

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