Seguire Cristo gridando il "noi" che ci salva



Venerdì della I settimana di Avvento


Anche oggi Gesù si sta "allontanando" dai nostri luoghi, dai pensieri e dai progetti, dalle abitudini e dai nostri egoismi, per attiraci dietro a Lui. Quando si allontana è perché, come lo Sposo del Cantico dei Cantici, vuole innescare in noi il desiderio di Lui. Non si volta e non si ferma per farci crescere sino alla fede adulta. Ci attira nella sua casa, la sua "famiglia", per entrare nella sua intimità dove i "due ciechi" aprono gli occhi per riconciliarsi e amarsi. Non a caso sono due, ovvero "io" e il "tu" che oggi non riesco proprio a vedere, e che per questo, "rendo colpevole con le mie parole". Tu e tua moglie o tuo marito, tu e i tuoi genitori, tu e il fratello che ritieni responsabili della tua sofferenza. Hai creduto alla menzogna del demonio, hai peccato, e ora non vedi più l'amore di Dio, e per questo accusi l'altro: sei cieco e quindi obbligato a immaginare come sia: avrà pensato questo, avrà detto questo, avrà fatto questo.... E' solo immaginazione, eppure il demonio riesce a convincerti che sia reale, e così odi, disprezzi, e cancelli dalla tua vita. Anche se l'altro ti avesse fatto davvero del male, tu non soffri per quello, ma per il veleno che ti esce dal cuore e ti impedisce di vederlo nella luce di amore e misericordia dello sguardo di Cristo. Sì, abbiamo tutti bisogno di incontrare questo sguardo, l'unico che può strapparci alla menzogna. Abbiamo bisogno di camminare dietro a Cristo e gridare. Non importa se oggi sei ancora cieco e hai rancore per il fratello. I due ciechi del Vangelo hanno seguito Gesù così come erano, ma hanno gridato insieme: questa è la fede secondo la quale Gesù ha potuto guarirli! Non hanno gridato "abbi pietà di me!", ma "abbi pietà di noi!". Fratelli, oggi il Signore ci chiama a seguirlo così come siamo, ciechi; sa che inciamperemo e sbatteremo contro i piloni della luce, rischiando di finire sotto una macchina. Non importa! Accogli l'altro nel grido verso Gesù. Cammina dietro a Cristo nella comunità cristiana portando nel cuore colui con il quale continui a litigare e recriminare, al quale ti avvicini solo per saziarti del suo affetto. Grida includendo nella tua preghiera chi non riesci più a vedere come fratello, marito, moglie, padre o madre. Basta questo. Te lo ripeto, non importa se oggi sei ancora pieno di giudizi e rancori, perché non potrai amare l'altro sino a che non incontrerai lo sguardo di Cristo su di te. Per questo Gesù vi attira e vi porta dietro a Lui lasciandovi ciechi, cioè schiavi del peccato. Lui infatti è la garanzia della salvezza, perché, dopo il tempo necessario, vi farà entrare in "casa" per chiedervi: "credete voi che io possa fare questo?". Allora scoprirai che quel "noi" con il quale hai accolto l'altro nel tuo grido obbedendo e seguendo Cristo in un serio cammino di fede ti ha fatto crescere nella fede. Allora dirai "si o Signore", tu puoi aprirmi gli occhi perché hai già cominciato a farlo aprendomi il cuore dove hai fatto, a poco a poco, grido dopo grido, un po' di posto per l'altro. Puoi aprirmi gli occhi perché mi hai fatto camminare accanto a chi non riuscivo a vedere, implorando per lui la stessa pietà che chiedevo per me. Nel bisogno e nel grido mi hai già aperto all'altro, per questo credo che tu puoi aprirmi gli occhi sul tuo amore perché possa vedere la storia e le persone attraverso il tuo sguardo. E scoprire che immaginando si sbaglia sempre, mentre non si sbaglia mai quando, con gli occhi aperti su Cristo, si guarda l'altro attraverso l'amore con cui si è inchinato a perdonare e risuscitare entrambi. Camminiamo e gridiamo in questo Avvento, per giungere nella "casa" di Gesù, ovvero la stalla di Betlemme dove prostraci e contemplare l'amore infinito di Dio che tocca e guarisce i nostri occhi per riconciliarci con chi Lui ci ha messo accanto.




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