Maria, piena di grazia (Lc 1,28)

L'angelo, entrando dalla Vergine Maria, le disse :

"Ti saluto o piena di grazia" (greco = kecharitomène)

(Lc 1, 28)

Maria è salutata con l'appellativo di kecharitomène (Lc 1,28). E un titolo che le è rivolto da Dio, mediante l'angelo. È, oseremmo dire, il nome proprio di Maria.

"Kecharitomène", piena di grazia

"Kecharitomène" è formato dalla radice "charis". La "charis", nel NT, è riferita a Dio nella stragrande maggioranza dei casi. Essa significa il favore di Dio, la sua benevolenza gratuita che si rivela e ci viene offerta pienamente in Cristo ; chi riceve questo dono, è costituito in stato di grazia, è ricolmo della compiacenza divina.

"Kecharitomène" è il perfetto del verbo charitoô. Il verbo charitoô ha un valore causativo, esso vuol dire che Maria è effettivamente trasformata da questa benevolenza di Dio. Inoltre la scelta del perfetto sottolinea che la Vergine si trova già sotto l'influsso del favore di Dio e persevera in questa condizione.

Piena di grazia, concepirai e darai alla luce...

Infine Lc 1,30-31 ci rivela lo scopo :

« Tu hai trovato grazia presso Dio: ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù ».

(Lc, 1, 30-31)

Nel v. 30 compare di nuovo il sostantivo charis, che designa stavolta il compito, la grazia funzionale che Dio assegna a Maria: diventare madre del Figlio dell'Altissimo, madre del Figlio di Dio.

Maria è la persona che Dio ha voluto gratificare della sua benevolenza, in modo che ella ne fosse compenetrata stabilmente nel proprio essere, per rispondere degnamente alla sua vocazione di madre del Cristo, Figlio di Dio.

Conclusione

Vi è, dunque, una gradazione di accento nella maniera di presentare i genitori del Battista e la madre di Gesù. Di Zaccaria ed Elisabetta si fa rilevare il merito derivante dalla loro condotta integra, ispirata alla legge del Signore. Quanto a Maria, è anzitutto l'iniziativa di Dio, il regime della legge è assorbito da quello della grazia.


Cf. A.SERRA, articolo Bibbia, nel Nuovo dizionario di mariologia, a cura di de Fiores, ed. san Paolo 1985, p.22

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