Matteo e l’Antico Testamento - 5. Due parabole ecclesiologiche

La parabola di Mt 21, 33-44 è invece più violenta e ancora più orientata della precedente in senso ecclesiologico.

Si tratta della famosa parabola dei vignaioli omicidi. Il racconto è noto.

Un padrone pianta una vigna per farla fruttare; alla vendemmia invia varie serie di servi per ritirare il raccolto, ma inutilmente, finché egli non decide di inviare lo stesso suo figlio, che invece verrà ucciso. Il giudizio finale è terribile: «Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato ad un popolo che lo farà fruttificare».

Il riferimento alla storia della salvezza fino a Cristo, così come la presentava il kerygma (= predicazione) primitivo (cf. At 2, 14-36; 7) è evidente.

Dietro queste parole vi sono le sofferenze di un gruppo che ha subito anche persecuzioni da parte di un altro gruppo di fede affine, quella giudaica, e che si è visto uccidere il proprio leader, il rabbi di Nazaret Gesù.

Eppure, neanche questa così sofferta presentazione delle cose può legittimare una lettura semplicisticamente antigiudaica.

In primo luogo, perché nella prima ora entrambi i gruppi condividevano la comune fede giudaica, anzi era in base ad essa che si giudicavano e condannavano a vicenda.

In secondo luogo, perché bisogna storicizzare il racconto e non vi si può sovrapporre il susseguente atteggiamento più decisamente antigiudaico verso cui la Chiesa scivolerà, quando diventerà una potenza sociale e politica.

In terzo luogo, infine, perché, la parabola, in quanto parola di Gesù, non può ricevere solo una lettura legata ad una contingenza storica, bensì deve elevarsi ad insegnamento teologico che ci dà in mano la chiave per interpretare la storia umana come una serie di vicende nelle quali, a prescindere dalla nazionalità o dalla stessa religione, l’uomo si mostra ricorrentemente avversario di quella grazia che Dio periodicamente gli invia.

Un duro monito per tutti, per ebrei e per cristiani, anzi per gli uomini tout court.

http://www.nostreradici.it/Matteo_V.htm

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