Charles Peguy. Voi bambini imitate Gesù. Non l'imitiate. Siete dei bambini Gesù. Senza accorgervene senza saperlo senza volerlo.

Tutto quello che si fa lo si fa per i bambini.
E sono i bambini che fanno fare tutto.
Tutto quel che si fa.
Come se ci prendessero per mano.
.......
Cosa si farebbe, cosa si sarebbe, mio Dio, senza i bambini.
Cosa si diventerebbe.
Delle zitelle in una catapecchia.
In una capanna diroccata che si demolisce ogni giorno di più.
Che si consuma via via.
Delle vecchie che invecchiano tutte sole e che si annoiano in una baracca.
Delle donne senza figlioli.
Una razza che si spegne.
....
Poichè non si lavora che per loro.
E non si fa nulla se non per loro.
E che tutto quel che si fa nel mondo non si fa che per loro.
Viene da questo quella loro aria sicura.
Cosi piacevole a vedersi.
Quello sguardo franco, quello sguardo insostenibile a vedersi
e che sostiene tutti gli sguardi.
Così dolce, così piacevole a guardarsi.
Quello sguardo insostenibile a sostenersi.
Quello sguardo franco, quello sguardo diritto che hanno, quello
sguardo dolce, che viene diritto dal paradiso.
Così dolce a vedersi, e a ricevere, quello sguardo di paradiso.
Da questo viene quella loro fronte.
Quella fronte sicura.
Quella fronte diritta, quella fronte convessa, quella fronte quadrata, quella fronte alta.
Quella sicurezza che hanno.
E che è la sicurezza stessa.
Della speranza.
Beati bambini;
Beata speranza.
Beata infanzia. 
Tutto il loro piccolo corpo, tutta la loro piccola persona, 
tutti i loro piccoli gesti, sono pieni, grondano, traboccano di una speranza.
Risplendono, traboccano di un'innocenza.
Che è l'innocenza stessa della speranza.
Sicurezza, innocenza unica.
Sicurezza, innocenza inimitabile.
Ignoranza del bambino, innocenza accanto alla quale la santità stessa, 
la purezza del santo non è che spazzatura e decrepiteza.
Sicurezza, ignoranza, innocenza del cuore.
Giovinezza del cuore.
Speranza; infanzia del cuore.
Dolci bambini, bambini inimitabili, bambini fratelli di Gesù.
Giovani bambini.
Bambini accanto ai quali i più grandi santi non sono che vecchiaia e decritezza.
Bambini, è per questo che siete i padroni e comandate nelle case.
No sappiamo bene il perchè.
Uno sguardo, una parola da voi fa piegare le teste più dure.
Voi siete i padroni e noi lo sappiamo bene.
losappiamobene il perchè.
Voi siete tutti dei bambini Gesù.
E quale uomo, quale pazzo, quale bestemmiatore oserebbe dirsi un uomo Gesù.
Quale santo, il iù grande santo oserebbe soltanto pensarvi.
E anche voi lo sapete bene che siete i padroni di casa.
La vostra voce lo dice, il vostro sguardo lo dice, 
e i vostri capelli ricciuti e la vostra testa sbarazzina.
E quando chiedete qualcosa, lo chiedete come 
uno che rida perchè è ben sicuro di averla.
Voi sapete bene che l'avrete.
Voi bambini imitate Gesù.
Non l'imitiate. Siete dei bambini Gesù.
Senza accorgervene, senza saperlo, senza volerlo.
.....
E quante volte, quando penano tanto nelle loro prove
Ho voglia, sono tentato di metter loro la mano sotto la pancia
Per sostenerli nella mia larga mano
Come un padre che insegna a nuotare a suo figlio
Nella corrente del fiume
E che è diviso tra due sentimenti
Perchè da una parte se lo sostiene sempre e se lo sostiene troppo
Il bambino ci confiderà e non imparerà mai a nuotare.
Ma anche se non lo sostiene bene al momento buono
Quel bambino si troverà a bere..
Così io quando insegno loro a nuotare nelle prove
Anch'io son diviso tra questi due sentimenti.
Perchè se li sostengo sempre e li sostengo troppo
Non sapranno mai nuotare da sè.
Ma se non li sostengo bene al momento giusto
Quei ragazzi potrebbero forse bere.
Questa è la difficoltà, ed è grande. 
E tale è la duplicità stessa, la doppia faccia del problema.
Da una parte voglio che raggiungano da sè la salvezza. 
E' la regola.
Ed è formale. Altrimenti non sarebbe interessante. 
Non sarebbero uomini.
Ora io voglio che siano virili, che siano uomini, e che si guadagnino da soli
i loro speroni di cavaliere. 
D'altra parte bisogna che non bevano troppo.
Per aver fatto un tuffo nell'ingratitudine del peccato.
Tale è il mistero della libertà dell'uomo, dice Dio.
E del mio governo verso di lui e della sua libertà.
Se lo sostengo troppo non è più libero.
E se non lo sostengo abbastanza, cade.
......
Si mandano i figli a scuola, dice Dio.
Io penso che sia perchè dimentichino il poco che sanno.
Si farebbe meglio a mandare a scuola i genitori.
Son loro che ne hanno bisogno.
Ma naturalmente ci vorrebbe una scuola di me.
E non una scuola di uomini.
Si crede che i bambini non sappiano nulla.
E che i genitori e le persone grandi sappiano qualcosa.
Ora io ve lo dico, è il contrario.
(E' sempre il contrario).
Sono i genitori, sono le persone grandi che non sanno nulla.
E sono i bambini che sanno.
Tutto.
Perchè essi hanno l'innocenza prima.
Che è tutto.

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