San Leone Magno. Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi

«Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12,32). O mirabile potenza della croce! O ineffabile gloria della Passione, che racchiude in sé il tribunale del Signore, il giudizio del mondo e la potenza del crocifisso. Hai attirato davvero ogni cosa a te, Signore, e mentre stendevi tutto il giorno le mani verso il popolo che non credeva e ti scherniva (Is 65,2), donavi a tutto il mondo di intendere e proclamare la tua maestà. Hai attirato ogni cosa a te, Signore, quando... tutti gli elementi del creato pronunciarono un'unica sentenza... e ogni creatura negò agli empi il suo servizio (Mt 27,5s)... Hai attirato ogni cosa a te, Signore, affinché, quello che si compiva nell'unico tempio di Gerusalemme sotto il velo dei segni, fosse celebrato dovunque nella pienezza e l'evidenza del sacramento, dalla devozione di tutte le genti... Poiché la tua croce è la fonte di ogni benedizione, la causa di ogni grazia: per suo mezzo, vien data ai fedeli la forza nella sofferenza, la gloria nell'umiliazione, la vita nella morte. Ora poi, essendo venuta meno la verità dei sacrifici materiali, l'unica oblazione del tuo corpo e del tuo sangue sostituisce con pienezza l'offerta molteplice delle vittime: poiché sei tu il vero «Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo» (Gv 1,29). E così, in te porti a compimento tutti i misteri e le celebrazioni rituali, affinché, come uno solo è il sacrificio per ogni vittima, così pure uno sia il regno formato da tutti i popoli.

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